“Trent’anni fa don Pino Puglisi veniva ucciso sulla strada, davanti a casa sua, in via Anita Garibaldi a Palermo, nel giorno del suo compleanno, alla fine di una delle sue tante giornate impegnate come parroco a incontrare le persone, abbracciare i bambini, preparare fidanzati alle nozze, consolare i sofferenti, promuovere cammini parrocchiali attenti al Vangelo e ai poveri”. Lo ricorda mons. Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, in una nota nel trentesimo anniversario del martirio del sacerdote ucciso dalla magia. “Mentre veniva ucciso, all’assassino – lo testimonia lui stesso! – don 3P (così molti scherzosamente lo chiamavano) ebbe a dire ‘Me l’aspettavo’, regalando un sorriso che ancora emoziona il nostro cuore”.
Il presule sottolinea che “ricordarlo oggi, significa guardare alla sua testimonianza martiriale come una ‘misura alta’ per il discernimento sinodale in atto nella Chiesa cattolica: per ritrovare in questo tempo sinodale, grazie a lui e ai tanti martiri del Vangelo e della giustizia, il senso e la direzione del nostro camminare insieme come discepoli di Cristo. E davvero, il sorriso di don Pino ci accompagna e ci chiede ancora di essere attenti, nel camminare insieme, non solo a ciò che dobbiamo fare, ma a ciò che siamo chiamati a essere: Vangelo, Vangelo ‘sine glossa’!”