“Tra le pietre aride, il seme della solidarietà, il fiore della fraternità, a Brancaccio, hanno dato i suoi frutti. Don Pino, non ha lasciato nessuno indietro, ogni figlio di quel quartiere, lo ha reso figlio di tutti. Ha dato un futuro, ha reso possibile il sorgere di un sole nuovo, un’alba nuova, una nuova primavera di speranza”. È quanto afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, di Cassano All’Jonio, nel trentennale del barbaro assassinio di padre Pino Puglisi. “Il Vangelo prima di tutto, la scuola, i campetti di calcio, gli oratori e i luoghi di aggregazione – evidenzia Garofalo -, le uniche ‘armi’, usate contro l’arroganza e la sopraffazione mafiosa. I suoi ragazzi, la sua la gente, li ha amati fino alla fine. Quel martirio, ci dice che c’è un altro mondo possibile e don Pino, non è morto certamente invano. Le parole di Giovanni Paolo II ad Agrigento e di Papa Francesco, a Cassano All’Jonio – rimarca -, sono un monito che non possiamo tacere: l’attualità di questi giorni ne sono l’esempio lampante. La figura di don Puglisi, come quelle di tanti in questi anni, ci indicano la strada da seguire”.