Sarà dedicata ai “Volontari costruttori di pace” la seconda edizione della “Festa del volontario”, in programma domani a Gorizia. L’evento sarà ospitato dalle 9.30 presso gli spazi del Kulturni dom. “Ancora una volta – si legge sul sito web diocesano – l’appuntamento vuole essere occasione per ringraziare i volontari per il loro grande lavoro svolto, ma anche porsi come occasione per sottolineare con forza come chi si dedica al prossimo, non ama la guerra: i volontari sono persone di collaborazione e non di conflitto. Non da ultimo si vuole guardare anche alle prospettive che si aprono nel presente e nel futuro in quest’ambito, rimarcando e rafforzando la collaborazione fra i vari enti e associazioni locali in vista dell’importante appuntamento con la Capitale Europea della Cultura 2025 tra Nova Gorica e Gorizia”.
L’iniziativa è promossa da un Comitato organizzativo non solo transfrontaliero ma anche interreligioso: oltre infatti ai confermati Caritas diocesana di Gorizia come promotore, affiancata da Associazione nazionale alpini sezione di Gorizia, Associazione nazionale forestali di Gorizia, Croce Rossa italiana – Comitato di Gorizia, Unitalsi sottosezione di Gorizia, con la partecipazione del Centro missionario diocesano e del settimanale diocesano Voce Isontina, quest’anno sono entrati nel team organizzativo anche la Karitas di Nova Gorica e l’Humanitarno Društvo Kid di Nova Gorica. Inoltre si sono uniti alcune la Società di San Vincenzo de’ Paoli di Merna/Miren, la Confraternita di Misericordia di Cormòns e la Chiesa evangelica metodista di Gorizia.
Ad aprire la mattinata di approfondimento, che sarà moderata dal giornalista Ivan Bianchi, i saluti istituzionali da parte dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Gorizia e di Nova Gorica e dell’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli. Seguirà un approfondimento sulla tematica “Volontari come costruttori di pace” proposto da Donatella Turri, direttrice della Fondazione per la Coesione sociale Onlus e già direttrice di Caritas diocesana di Lucca. Dopo una pausa musicale, che verrà proposta dal coro “Monte Sabotino” del C.A.I. sezione di Gorizia, a prendere la parola sarà Rada Žarković della Cooperativa Zajedno – Insieme di Srebenica Bosnia ed Erzegovina), portando la testimonianza di come, proprio nel luogo dove avvenne il terribile genocidio, alcune donne si sono unite, dando vita ad una cooperativa agricola che oggi produce e distribuisce i suoi prodotti, chiamati proprio “Frutti di pace”. Spazio poi alle testimonianze di alcuni volontari attivi nelle realtà promotrici dell’evento. Dopo un intermezzo canoro, proposto da un gruppo emergente composto da giovani dell’isontino, verranno consegnati alcuni diplomi di riconoscimento ai volontari, segnalati dalle diverse associazioni partecipanti, per il loro prezioso lavoro e servizio svolto nel corso dell’anno.