“Evitare la concentrazione del potere, a garanzia della libertà di tutti. Vale per le istituzioni. Vale per le imprese, a proposito delle quali possiamo parlare di concorrenza all’interno di un mercato libero. E la lotta ai monopoli ne rappresenta capitolo importante”. Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Roma all’Assemblea generale di Confindustria.
“La Costituzione – ha proseguito il Capo dello Stato – opta decisamente per un’economia di mercato in cui la libertà politica è il quadro entro cui si inserisce la libertà economica, le attività con le quali le imprese partecipano, come si è detto, a raggiungere le finalità delineate nella Prima parte della Costituzione”. “Ma attenzione: in quali condizioni si attua il precetto costituzionale?”, ha domandato Mattarella, rispondendo: “Quando i poteri pubblici assicurano qualità nei servizi; efficacia, efficienza e chiarezza del sistema normativo; quando viene garantita sicurezza contro le forme assunte dalla criminalità; quando l’efficacia sanzionatoria verso comportamenti scorretti è equa e incisiva”. Il presidente ha poi richiamato “il riferimento all’utilità sociale. Era l’abate Galiani a dirci – anche lui nel ‘700 – che ‘la tirannide è quel governo in cui pochi diventano felici a spese e col danno di tutto il rimanente, che diventa infelice’”. “Il crescere delle disuguaglianze – ha ammonito – rischia di rendere attuale questo scenario”.