“È per me motivo di profondo dolore dover intervenire su un incidente sul lavoro di inaudita gravità, accaduto nello stabilimento di Casalbordino della Ditta Esplodenti Sabino, a causa del quale hanno perso la vita tre operai: Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, Fernando Di Nella, 50 anni, di Lanciano, e Gianluca De Santis, 40 anni, di Palata, sposato e padre di due figli. L’incidente del 21 dicembre 2020 aveva provocato ugualmente tre vittime. Viene a confermarsi che il trattamento delle polveri esplosive è ad alto rischio e in Abruzzo continua a produrre morte e dolore”. Così l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, commenta la nuova tragedia che ha coinvolto tre lavoratori della Esplodenti Sabino.
Per il presule “una riflessione seria è doverosa e necessaria da parte di tutti gli enti che hanno responsabilità e compiti nella filiera e richiede da chi ha ruoli politici che la sicurezza sul lavoro sia assicurata e garantita al massimo per tutti”. “Più che mai urgente – ammonisce mons. Forte – è garantire l’efficacia delle politiche di prevenzione dei rischi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e prego per loro e i loro cari che hanno perso la vita e chiedo che nella preghiera dei fedeli delle celebrazioni eucaristiche nelle nostre comunità se ne faccia ricordo per invocare luce dall’alto e sollecitare adeguate misure”.