Sanità: Progetto VoiCEs, un questionario per migliorare l’assistenza sanitaria attraverso ‘la voce’ dei piccoli pazienti

Rafforzare i diritti dei bambini e degli adolescenti durante la degenza, garantendo che ogni voce dei giovani pazienti venga ascoltata, valorizzata e presa in considerazione. È questo il principale obiettivo del progetto europeo “VoiCEs” grazie al quale quattro ospedali pediatrici – l’Ospedale Pediatrico dell’Università di Riga in Lettonia, l’Ospedale Pediatrico Meyer in Italia, l’Ospedale Universitario di Helsinki in Finlandia e l’Ospedale Erasmus nei Paesi Bassi – in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna, l’Unicef Italia e l’Organizzazione europea degli Ospedali pediatrici hanno preparato uno strumento digitale per raccogliere le opinioni di bambine, bambini e adolescenti negli ospedali. I risultati saranno presentati durante la conferenza finale che chiude il progetto, in programma venerdì 22 settembre a Firenze presso il Meyer Health Campus. “La nostra visione – dichiara Sabina De Rosis, ricercatrice della Scuola superiore Sant’Anna e coordinatrice del progetto – è quella di gettare le basi per un osservatorio europeo, e forse persino globale, dedicato al monitoraggio e al miglioramento dell’assistenza sanitaria per bambine, bambini e adolescenti”.
L’indagine presentata dal progetto “VoiCEs” ha coinvolto bambine e bambini da 0 a 17 anni e i loro genitori. È stata adattata alle diverse fasce d’età: per i bambini che non sono in grado di leggere, i genitori devono compilare il questionario, mentre i bambini più grandi e gli adolescenti sono stati in grado di farlo da soli. Riassumendo i risultati delle interviste e coinvolgendo circa 100 operatori sanitari, sono stati identificate sette macro aree: Informazioni chiare e comunicazione; Trattamento efficace da professionisti fidati; Supporto emotivo, empatia e rispetto; Coinvolgimento e supporto per familiari e caregiver; Attenzione alle esigenze fisiche e ambientali/Comfort; Continuità delle cure e transizioni senza intoppi/Dimissione; Soddisfazione generale. In media la metà dei pazienti degli ospedali coinvolti nel progetto ha partecipato al sondaggio – il 41% delle bambine e dei bambini e il 50% dei genitori. “I risultati del sondaggio dimostrano che, in generale, sono molto soddisfatti della loro esperienza in ospedale”.

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