“I giovani hanno bisogno di adulti che sappiano accompagnarli e aiutarli a crescere. È bene reprimere ma non è sufficiente. È necessario prevenire, formare, educare”. Lo sottolinea il vescovo di Avezzano, mons. Giovanni Massaro, nel messaggio diffuso in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
“Purtroppo – osserva il presule – in queste ultime settimane ragazzi e giovani sono sempre più al centro di episodi di cronaca nera: prostituzione minorile, violenza, alcol, droga, bullismo, delinquenza e baby gang”. “Proprio questa mattina, leggendo i giornali, ho appreso l’ennesimo episodio di aggressione da parte di una gang ai danni di un giovane studente marsicano”, prosegue il vescovo, spiegando che “la violenza si è consumata fuori dai cancelli di un istituto superiore della Marsica. Un primo giorno di scuola da dimenticare per il 18enne che è tornato a casa scosso e ferito. E purtroppo si tratta di episodi sempre più frequenti che si ripetono dal Nord al Sud del nostro Paese”. “A tutti sembra di essere messi alle strette dalle continue informazioni dei media che danno risalto alle negatività. Le attuali strategie politiche hanno scelto la via della repressione che è importante ma non sufficiente”, ammonisce mons. Massaro, affermando : “Io continuo a credere nei ragazzi e nei giovani”. “Questa estate – aggiunge – ho avuto il piacere di accompagnare a Lisbona un gruppo di giovani marsicani per vivere la Giornata mondiale della gioventù. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere un milione e mezzo di giovani, provenienti da diversi paesi del mondo, fare festa, urlare, ballare ma anche riflettere, dialogare, interrogarsi, pregare e fare del bene”. “I giovani oggi – sottolinea il vescovo – chiedono adulti che diano loro tempo e attenzione, insegnanti capaci di aiutarli a scoprire i loro talenti e le loro passioni. Chiedono maestri di speranza che mostrino una vita percorribile e una mano che li aiuti ad alzarsi tutte le volte che cadono. Chiedono una Chiesa che creda in loro e genitori che mostrino con l’esperienza che esiste una luce alla fine di ogni tunnel. Cercano istituzioni che li aiutino a realizzare il loro sogni”. “Io credo nella scuola perché può di certo aiutare a sottrarre i giovani al degrado e alla pigrizia”, dice mons. Massaro, convinto che “i giovani sono preziosi nella nostra società e nella nostra vita. Tocca a noi adulti scommettere su di loro”. In conclusione, un’esortazione: “Carissimi ragazzi, abbiate il coraggio di credere in voi stessi. Abbiate fiducia nei vostri insegnanti, genitori ed educatori. Non pensate che l’uso di droga o di alcol possa essere una risposta alla vostra sete di felicità, sappiate dire di no a chi vi induce a utilizzare la violenza o a superare ogni limite pur di provare l’ebbrezza del divertimento”.