Nella Libia orientale devastata dalle inondazioni in seguito alla tempesta Daniel si contano almeno 2000 morti e la cifra sembra drammaticamente destinata a crescere. Senza contare che “innumerevoli persone migranti sono tagliate fuori dal mondo esterno e intrappolate nei centri di detenzione illegale”. Lo denuncia l’Ong Sea-Watch international, ricordando in alcuni tweet che “la rivalità tra i due governi” (Cirenaica, dove è in corso il disastro e Tripolitania a ovest, ndr) e “il disordine politico generale in Libia, supportato dalle milizie e da attori stranieri come l’Ue, ostacola gravemente l’accesso agli aiuti immediati, a possibilità di evacuazione e vie di uscita sicure”.