“Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. Ad affermarlo è il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, in vista della missione in Irlanda con una reliquia del beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella cattedrale di Derry (14 settembre), nella cattedrale di Dromore (17 settembre), nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e nella chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”. Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a mons. Sorrentino, anche mons. Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni internazionali.
Il beato Carlo Acutis, viene ricordato in una nota, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla Gmg di Lisbona, di cui il beato era uno dei patroni.