“Abbiamo ascoltato dal Santo Padre alcune linee guida su come promuovere in modo più rigoroso la missione stessa della Celam, che è quella di promuovere la comunione tra le Conferenze episcopali”. Lo afferma il presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), dom Jaime Spengler, in seguito all’udienza privata che Papa Francesco ha concesso, ieri, alla presidenza dell’organismo (la prima dopo la sua elezione, avvenuta lo scorso maggio, a Porto Rico), nella residenza di Santa Marta. Oltre al presidente, erano presenti mons. José Luis Azuaje, primo vicepresidente e arcivescovo di Maracaibo (Venezuela), mons. José Domingo Ulloa, secondo vicepresidente e arcivescovo di Panama, mons. Santiago Rodríguez, referente per gli Affari economici e vescovo di San Pedro de Macorís (Repubblica Dominicana), mons. Lizardo Estrada Herrera, segretario generale e vescovo ausiliare di Cuzco (Perù), padre Pedro Brassesco, della diocesi di Gualeguaychú (Argentina). Dom Spengler ha spiegato, attraverso l’agenzia informativa del Celam, che si è trattato di “un momento di comunione della Chiesa latinoamericana e caraibica con il Santo Padre. È stato un momento molto ricco ed espressivo in cui abbiamo potuto presentare al Santo Padre alcuni elementi dell’assemblea generale tenutasi a maggio a Porto Rico”. I vescovi hanno presentato a Francesco la continuità del processo di rinnovamento e ristrutturazione, che “grazie a Dio sta procedendo abbastanza bene”, e “abbiamo condiviso alcune aspettative che abbiamo riguardo al prossimo futuro del nostro organismo, come servizio alla Chiesa latinoamericana e caraibica e alle sue 22 conferenze episcopali”. Si sono anche affrontati temi della realtà del continente, perché “la situazione dei Paesi della nostra America Latina è spesso delicata, La Chiesa accompagna con dedizione tale realtà, cercando di promuovere il discernimento”.