“L’economia globale si è comportata leggermente meglio del previsto nella prima metà dell’anno, nonostante la performance debole della Cina”, attestano le Previsioni economiche della Commissione europea, illustrate a Bruxelles dal commissario Gentiloni. “Ma le prospettive per la crescita globale e il commercio rimangono sostanzialmente invariate rispetto alla primavera, il che implica che l’economia dell’Ue non può contare su un forte sostegno da parte della domanda esterna”. Nel complesso, si prevede che lo slancio di crescita più debole nell’Ue “si estenderà fino al 2024, e l’impatto della politica monetaria restrittiva è destinato a continuare a frenare l’attività economica. Tuttavia, per il prossimo anno si prevede una lieve ripresa della crescita, poiché l’inflazione continua a diminuire, il mercato del lavoro rimane robusto e i redditi reali tendono a riprendersi gradualmente”. L’inflazione “ha continuato a diminuire nella prima metà del 2023 a seguito del calo dei prezzi dell’energia e della moderazione delle pressioni inflazionistiche provenienti dai beni alimentari e industriali. Nell’area euro ha raggiunto il 5,3% a luglio, esattamente la metà del livello massimo del 10,6% registrato nell’ottobre 2022, ed è rimasto stabile in agosto”. Si prevede che i prezzi dell’energia continueranno a scendere per il resto del 2023, ma a un ritmo più lento. “Si prevede che aumenteranno nuovamente leggermente nel 2024, spinti dall’aumento dei prezzi del petrolio”.
Non poteva mancare un appunto sulla situazione in Ucraina. “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le più ampie tensioni geopolitiche continuano a comportare rischi e rimangono una fonte di incertezza. Inoltre, la stretta monetaria potrebbe pesare sull’attività economica più pesantemente del previsto, ma potrebbe anche portare a un calo più rapido dell’inflazione che accelererebbe il ripristino dei redditi reali. Anche i crescenti rischi climatici, illustrati dalle condizioni meteorologiche estreme e dagli incendi e dalle inondazioni senza precedenti durante l’estate, pesano sulle prospettive”.