“Come è sempre doveroso fare, attenderemo i risultati delle indagini per capire le responsabilità, ma in tragedie come questa in cui lo sgomento è sopraffatto solo dal dolore e dall’incredulità di come possano ancora accadere simili incidenti, vogliamo far sentire la nostra vicinanza alle famiglie dei 5 operai morti delle quali conosciamo la sofferenza che stanno vivendo”: lo dichiara il presidente dell’Anmil, Zoello Forni, per il disastro ferroviario avvenuto a Brandizzo.
“Ma più di tutto chiediamo rispetto per queste vittime affinché nessuno in questa terribile vicenda parli di fatalità o di morti bianche, perché la sicurezza in questi ambiti lavorativi deve essere sempre al primo posto e non può ammettere leggerezze”, evidenzia il presidente dell’Anmil. “A quanto si apprende – aggiunge Forni – gli operai lavoravano per una ditta esterna, la Sigifer di Borgovercelli (Vc), e al momento dell’impatto stavano per iniziare la sostituzione di alcune rotaie, ma saremo al fianco di queste famiglie costituendoci parte civile per capire fino in fondo cosa sia successo perché la sicurezza deve appartenere a tutti, così come abbiamo fatto negli incidenti di Pioltello, Corato e Viareggio”.
“Lo dobbiamo alle vedove, ai genitori e ancor più ai loro figli che non vedranno i loro padri tornare a casa – afferma il presidente dell’Anmil – per un incidente che è una strage annunciata e l’ennesima dimostrazione della pericolosità dei lavori di manutenzione sulla rete ferroviaria”. La vicinanza di istituzioni e cittadini ci deve far riflettere tutti su cosa è veramente necessario fare perché queste stragi finiscano e la vita e la salute dei lavoratori vengano messe al centro dell’economia. “Il prossimo 11 settembre celebreremo l’80º anniversario della fondazione dell’Anmil e incontreremo Papa Francesco e il presidente della Repubblica in due differenti udienze private con una profonda pena nel cuore e dedicheremo a queste famiglie le nostre preghiere e il nostro impegno”, conclude Forni.