Sono ritornati in patria i giovani delle diocesi ed eparchie cattoliche della Romania, che nei giorni scorsi hanno partecipato alla Gmg di Lisbona. “Sono stati più di cinquecento i giovani romeni e per tanti di loro è stata la prima Gmg: si leggeva sui loro visi la curiosità, il desiderio di scoprire l’evento”, spiega al Sir don Felix Roca, responsabile dell’Ufficio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale romena (Cer).
“Nelle giornate in diocesi – aggiunge – sono stati colpiti dall’accoglienza del popolo portoghese e dall’organizzazione dell’evento. Poi, a Lisbona, quando sono entrati nella dinamica della Gmg, con le celebrazioni, i canti, la marea di persone, la sinergia degli eventi religiosi, culturali e sociali, sono stati affascinati. È stata toccante poi la testimonianza di fede di tanti giovani riuniti da tutto il mondo”. “Il momento più forte – confessa Georgiana, dell’arcidiocesi di Bucarest – è stata la Via Crucis: ho pianto tanto! Partecipare alla Gmg è stato un sogno compiuto, un’esperienza che rimarrà nel mio cuore per tutta la vita”. Agli incontri Rise Up, nella parrocchia di san Francesco d’Assisi, alle catechesi per i giovani della Romania ci sono stati anche giovani della Missione romena greco-cattolica di Parigi e giovani della Moldavia, insieme al vescovo di Chișinău, mons. Anton Coșa. “Ora, i giovani romeni aspettano entusiasti la prossima Gmg; ma prima di Seul faranno tappa a Roma, per il Giubileo del 2025”, ha aggiunto don Roca.