Saranno meditazioni sulla pace tratte da scritti ed encicliche di vari Pontefici (da Benedetto XV, che definì la prima guerra mondiale “inutile strage” a Papa Francesco, passando per Giovanni XXIII, che esattamente 60 anni fa scrisse la “Pacem in terris”, a Paolo VI, che nel 1968 istituì la Giornata mondiale per la pace, che si celebra il 1° gennaio) a scandire il tragitto della processione di san Lorenzo, che stasera, alle ore 21, muoverà da piazza Duomo a Grosseto.
Un’invocazione di pace, suggerita dalla presenza, quale ospite delle celebrazioni laurenziane 2023, di mons. Mykola (Nicola) Semenyshyn, giovane vescovo ausiliare dell’arcieparchia di Ivano-Frankivsk, nella zona centro-occidentale dell’Ucraina. Egli presiederà la processione e il pontificale del 10 agosto.
La statua del santo, patrono della città e della diocesi di Grosseto, collocata sul caratteristico carroccio decorato, trainato da Tiburzi e Fioranti, coppia di buoi maremmani di 9 anni, di proprietà dell’allevatore Loriano Bargagli, titolare dell’azienda Badia vecchia, seguirà il percorso tradizionale: piazza Duomo, piazza Dante, strada Ricasoli, Porta Vecchia, piazza De Maria, via Battisti, via Bengasi, via Tripoli, via Oberdan, piazza Rosselli, via Fallaci, corso Carducci, per concludersi in piazza Duomo, da dove sarà impartita la benedizione sulla città e sulla diocesi di Grosseto con la reliquia del giovane martire.
A segnalare il passaggio della statua del santo sarà la cinquecentesca campana civica, anch’essa collocata sul carro, assieme al cero votivo.
Ad aprire il corteo i butteri maremmani a cavallo e la Filarmonica Città di Grosseto.
L’invito ai residenti e ai negozianti delle vie interessate è ad esporre alle finestre le bandiere o anche una luce in onore di san Lorenzo.
La processione sarà preceduta, oggi pomeriggio, da altri due momenti: alle ore 17, in palazzo vescovile, la scopritura dell’olio su tela raffigurante il martirio di san Lorenzo, opera del compianto pittore grossetano Claudio Amerighi (1946-2007), donata alla diocesi dalla famiglia Banci, che a sua volta l’aveva ricevuta in dono dal pittore molti anni fa. Alle ore 18, poi, il canto solenne dei primi vespri di san Lorenzo, in cattedrale, col vescovo di Grosseto, mons. Giovanni Roncari, e i canonici.