Violenza su donne: Istat, disomogenea tra le Regioni l’offerta di Cav e Case rifugio. Oltre il 72% dei figli minorenni delle vittime ha assistito alla vioenza

Nel 2021 risultavano attivi in Italia 373 Centri antiviolenza (Cav), un’offerta pari a 0,06 Centri ogni 10mila abitanti e a 0,12 Centri ogni 10mila donne. Considerando l’offerta dei Centri per le donne vittime di violenza (stimata dall’Indagine sulla Sicurezza delle donne), l’offerta sale a 1,60 Centri ogni 10mila donne vittime di violenza. La distribuzione dei Centri antiviolenza non è omogenea sul territorio nazionale: al Sud sono attivi il 30,8% dei Cav, a seguire il Nord-ovest con il 22,5%, il Centro (19,6%), il Nord-est (16,4%) e le Isole (10,7%). Lo rende noto oggi l’Istat nel report “Il sistema della protezione per le donne vittime di violenza” relativo agli anni 2021 e 2022.
“Rapportando l’offerta dei Cav alla popolazione femminile nelle diverse macro-aree del Paese, l’offerta – viene spiegato – è maggiore al Sud con 0,17 Centri ogni 10mila donne e più bassa nel Nord-est e nel Nord-ovest con 0,10 Centri ogni 10mila donne. Nel Centro e nelle Isole il valore è in linea con quello nazionale (0,12 Centri ogni 10mila donne)”.
Nel 2021 le donne che hanno subito violenza hanno potuto contare sull’aiuto di 431 Case rifugio attive, pari a 0,07 Case ogni 10mila abitanti, 0,14 Case ogni 10mila donne e 1,85 Case ogni 10mila donne vittime di violenza.
Nelle Regioni del Nord-ovest si trova il 40,4% delle Case rifugio, il 22,7% nel Nord-est, il 13,5% al Sud, il 12,3% nelle Isole e l’11,1% nel Centro.
Rispetto alla popolazione femminile del territorio, l’offerta delle Case rifugio è maggiore al Nord-ovest (0,21 Case ogni 10mila donne) e più bassa al Centro e al Sud (0,08).
Nel 2021 56.349 donne hanno contattato almeno una volta uno dei Cav che hanno risposto alla rilevazione, vale a dire 21 donne ogni 10mila donne di 14 anni e più. Il valore massimo rilevato è tra i Cav del Nord-ovest (41,2 donne ogni 10mila donne over 14) e quello minimo al Sud (9,2).
A fine 2021 risultavano seguite presso i Cav rispondenti alla rilevazione 34.500 donne, di cui 23.083 avevano iniziato il percorso personalizzato di fuoriuscita dalla violenza nell’anno. Le donne straniere in un percorso di uscita dalla violenza erano 9.998 e quelle con figli 21.252, pari al 61,6% del totale. Di queste, 14.307 donne avevano figli minorenni.
Su un totale di 15.248 figli minorenni, la percentuale di quelli che hanno assistito alla violenza del padre sulla madre è del 72,2% e il 19,7% la hanno anche subita.

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