“Nonostante i numeri delle presenze nell’hotspot di Lampedusa siano alti, la situazione è sotto controllo perché, condizioni meteo permettendo, in queste ore ci saranno altri trasferimenti”: così la Croce rossa italiana in una nota.
“Abbiamo attualmente circa 2.250 persone accolte, incluse quelle che sono arrivate dopo il recente naufragio di due imbarcazioni al largo di Lampedusa e chi è stato trasportato all’hotspot dopo il salvataggio dalla scogliera. I nostri operatori, inclusi anche tanti volontari, stanno continuando ad occuparsi di loro anche sotto il profilo dell’assistenza psicologica mentre le condizioni generali di salute rispetto al momento dello sbarco sono in miglioramento”, dice Ignazio Schintu, vice segretario generale della Croce rossa italiana, presente all’hotspot sull’isola. “In due mesi dal primo giugno quando la Croce rossa italiana ha preso in gestione l’hotspot sono state oltre 32.000 le persone accolte e oltre 30.000 le persone trasferite. Un’attività che vede impegnata la Cri con circa 120 operatori ogni giorno. Un’operazione di accoglienza e di assistenza che la Croce rossa italiana svolge sia sul piano delle prime necessità che su quello sanitario e psicologico, oltre che attraverso il progetto di Restoring family links”, aggiunge Rosario Valastro, presidente della Cri.