“Ho trovato i nostri giovani contenti, pieni di entusiasmo, capaci di guardare alla loro vita, per progettare il futuro”. Questo il pensiero del card. Oscar Cantoni dopo aver incontrato i 406 giovani della diocesi di Como presenti a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù. Parole che fanno eco a quelle dei giovani comaschi che giungono dopo la veglia di sabato e la messa finale di ieri, al Campo da Graça. “Mi ha colpito il silenzio e poi l’accompagnamento liturgico, con le danze e le musiche, solenni e allo stesso tempo coinvolgenti”, raccontano i giovani. “Il Papa – aggiungono – è sempre attento e interessato alla nostra vita e le sue parole sanno arrivare al nostro cuore”. “Una volta tornati a casa – è la sfida che il card. Cantoni si augura che i giovani vorranno accettare – ho chiesto loro di portare una testimonianza. Vorrei che il loro volto diventi raggiante e che l’esperienza vissuta a Lisbona sia occasione di rinnovamento per le famiglie e gli amici, un’occasione di gioia preludio alla costruzione di progetti di vita significativi”. Quelle del Papa sono state parole che hanno colpito i giovani: “Riesce sempre a essere molto efficace – rimarcano in coro – e i suoi ragionamenti sono sintetizzati in impegni chiari, a cui guardare con il cuore aperto”. Della veglia tutti evidenziano l’invito a ricordare che “in questo mondo tutto ha un prezzo, solo Gesù è gratis, cioè è grazia”. Nella messa, invece, ha commosso il richiamo a San Giovanni Paolo II: “abbiamo tante paure e il Papa ci ha raccomandato di non averne… Lo sentiamo vicino e questo ci aiuterà”. Nel primo pomeriggio di domenica, riferisce la diocesi di Como, il gruppo comasco ha lasciato Lisbona – che il Papa ha descritto “Casa di Fraternità” – per dirigersi a Barcellona, tappa verso casa e, soprattutto, momento di incontro con altri duemila giovani lombardi. Stasera celebreranno la Messa nella basilica della Sagrada Familia. “Questa Gmg ci rimarrà nel cuore: abbiamo veramente incontrato il mondo, anche tanti popoli che sono in difficoltà, vivono la guerra, sono perseguitati eppure sono venuti fin qui”. Il gruppo diocesano – erano presenti anche giovani giunti a Lisbona con organizzazione autonoma – rientrerà a Como domani, martedì 8 agosto. Con due appuntamenti in agenda: Roma 2025 per il Giubileo e il sogno di Seoul (Sud Corea) nel 2027.