Ampio spazio alle valutazioni sulla Gmg di Lisbona sul portale della Chiesa cattolica tedesca katholisch.de. Le sensazioni più che positive sono rilanciate, secondo il corrispondente Matteo Altmann, dall’immagine che resta nella memoria di “una Chiesa potente, giovane e piena di diversità. Questa diversità ha riunito molti giovani nella fede in questi giorni”. Ma alcune differenze d’approccio rimangono visibili. Mons. Johannes Wübbe, responsabile della pastorale giovanile della Conferenza episcopale tedesca, ha evidenziato come “la Giornata mondiale della gioventù ha mostrato che ci sono molte forme di vita della fede cattolica. Non dobbiamo essere tutti d’accordo al 100 per cento su tutti i punti. Ma siamo lieti di essere una Chiesa con punti di vista diversi” e “dobbiamo semplicemente imparare di più insieme, attraverso la conversazione che prende sul serio l’individuo, per trovare poi strade seguite da molti”. Wübbe sottolinea che questo è già stato raggiunto in una certa misura a Lisbona: “questa Gmg ha mostrato che il formato non è ‘out’, ma è molto importante affinché le persone possano sperimentare la Chiesa universale e i loro orizzonti si aprano nel vero senso della parola. Per questo spero anche che riusciremo ad invitare ancora più giovani dalla Germania alla prossima Gmg”. Sarah Dittrich, responsabile di un gruppo della diocesi di Aquisgrana, racconta che “pellegrini di diversi Paesi si sono avvicinati senza esitazione, scambiandosi adesivi, braccialetti e gadgets”. A suo avviso i giovani hanno sperimentato in prima persona cosa significa Chiesa universale: “questo amore incondizionato e la comunità fanno della Gmg quello che è, per molti è come un angolo di paradiso”.