(da Lisbona) “Solo Dio è in grado in questo momento di fermare tutto. Per il momento non si vede ancora luce in fondo a questo tunnel di guerra che abbiamo. Aspettiamo ancora e preghiamo”. Mons. Oleksandr Yazlovetskiy, vescovo ausiliare della Chiesa cattolica di rito latino di Kyiv-Zhytomyr, commenta così i vari tentativi di diplomazia per mettere fine alla guerra. “Siamo gente che crede e perciò per noi la prima soluzione migliore è quella che proviene da Dio”. “Per noi – aggiunge – lavorare per una pace giusta significa non solo fermare le armi ma in qualche modo restituire alla gente la pace del cuore, la vita che avevano prima della guerra e che adesso ha perso. Per noi, questa è la pace giusta”. Mons. Yazlovetskiy ha fatto parte della piccola delegazione di tre vescovi ucraini che questa mattina è arrivata a Casa Italia per un momento di fraternità e preghiera. “Siamo qui – spiega il vescovo ausiliare di Kyiv-Zhytomyr – a nome di tutti i vescovi ucraini per esprimere prima di tutto la nostra gratitudine per tutto quello che fa la Chiesa cattolica italiana. In modo particolare vogliamo ringraziare il card. Matteo Zuppi per la sua missione che poco tempo fa lo ha portato a Kiev. Il cardinale ha parlato con la nostra gente, con i nostri vescovi. È venuto per capire in modo sincero la nostra situazione. Siamo molto contenti della sua missione. È venuto con un grande cuore e con tante domande ed è poi andato a riferire al Santo Padre”.