Adele tiene la testa tra le mani dal primo pomeriggio. Seduta sulla sua carrozzina, sta reclinata in avanti. “Prega”, dice Francis, il volontario che la accompagna. Al Parque Tejo di Lisbona, dove è in corso la veglia dei giovani della Gmg con il Papa, è disponibile un’area – sulla destra del palco – specificamente dedicata alle persone con disabilità o difficoltà motoria. Ne sono arrivate a centinaia. Lunghe file di carrozzine si alternano a sedie dove sono accomodati, insieme, giovani, adulti e diversi anziani. Un gruppo ritardatario (“non sai che fatica abbiamo fatto per arrivare fino a qui”, spiega Maria) entra nell’area fra saluti, abbracci, risate. “È bello essere qui”, afferma John, appoggiandosi alle stampelle che, mi spiega, lo sostengono da quando era piccolo. È alla sua seconda Gmg. “Voglio sempre venire alla Gmg. Ci sono i giovani. E c’è il Papa!”.