“Fare il bene insieme, agire concretamente e stare vicini ai più fragili”. Sono i tre imperativi consegnati dal Papa ai rappresentanti di alcuni Centri di assistenza e di carità, incontrati nel Centro Paroquial de Serafina, all’inizio della sua terza giornata in Portogallo. “Vivere, aiutare e amare insieme: giovani e adulti, sani e malati, insieme”, ha raccomandato Francesco facendo eco alle testimonianze ascoltate poco prima: “Non bisogna lasciarsi definire dalla malattia, ma farne parte viva del contributo che diamo all’insieme, alla comunità. Non dobbiamo lasciarci definire dalla malattia o dai problemi, perché non siamo una malattia o un problema: siamo, ciascuno di noi, un dono, un dono unico anche se coi suoi limiti, un dono prezioso e sacro per Dio, per la comunità cristiana e per la comunità umana. Allora, così come siamo, arricchiamo l’insieme e lasciamoci arricchire dall’insieme!”.