Gmg Lisbona: mons. Turazzi (San Marino-Montefeltro), “i giovani ci aiutano a saltare schemi, etichette e protocolli”

(Foto: diocesi di San Marino-Montefeltro)

“I giovani ci aiutano a saltare schemi, etichette e protocolli. La prima giornata è caratterizzata dagli incontri decentrati di catechesi. Sono a disposizione. Mi mandano ad incontrare giovani di due diocesi, in tutto oltre 250. È decisamente superato lo stile frontale della lezione: è arrivato anche qui il metodo della ‘conversazione spirituale’. Si procede così: apertura con un intenso momento di preghiera e divisione in piccoli gruppi, se possibile all’aperto; un animatore, seguendo schede appositamente preparate, ha il compito di facilitare lo scambio dei pensieri e un altro giovane ha il compito della sintesi e, con la collaborazione di tutti, della stesura di una domanda da rivolgere al vescovo catechista. È un incontro diretto”. Racconta la sua esperienza alla Gmg di Lisbona, in un reportage quotidiano, il vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi. “Ho la fortuna di avere come collega il vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini: nasce una bella amicizia. Ha partecipato a tante Gmg, anche da organizzatore: si lavora insieme”, ricorda mons. Turazzi.
Il vescovo ricorda anche la festa degli italiani presenti alla Gmg: “I vescovi sono ai primi posti, una sorta di enclave in mezzo ad una folla di giovani multicolore, trascinati nella festa ultrasonica animata da rapper, che avviano motivi che i giovani ben conoscono. La festa viene trasmessa in diretta su Tv2000, alle ore 21. Cerco di immedesimarmi, ma, francamente, mi è assai difficile lasciarmi andare…”, confessa. Il motivo? “Sono preoccupato: non si vedono bandiere di San Marino. Dove sono i nostri? Don Mirco mi manda un messaggio: sono bloccati ad una stazione. Finalmente il gruppo arriva, ma chi lo vede? Ormai è buio. Una festa: e tale dev’essere”. Ma “non mancano messaggi importanti: l’accorato appello di don Luigi Ciotti sulla responsabilità, la testimonianza sulla fede di Giusy Buscemi, ex miss Italia e attrice, il messaggio di don Michele Falabretti, responsabile nazionale della pastorale giovanile, ad ottant’anni dalla pubblicazione del ‘Piccolo Principe’: ‘Non si vede bene che col cuore’. E si accendono tante stelle nel cielo”, conclude mons. Turazzi.

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