Alla Gmg di Madrid nel 2011 c’era stata Chiara che poi a Cracovia, nel 2016, aveva fatto l’esperienza tra i volontari di Casa Italia. In Polonia era arrivata anche Giorgia, da pellegrina. A Lisbona, alle due sorelle di Trecchina (Potenza), si sono aggiunti anche mamma Mimma e papà Osvaldo. La famiglia Cozzi è a Casa Italia, a servizio dei ragazzi che dalla Penisola sono arrivati in terra portoghese. I genitori sono operativi in cucina, le ragazze fanno parte dello staff di animatori. “Entrambe avevamo raccontato la stessa storia, da due punti di vista differenti. Mamma e papà erano affascinati, ma non potevano capite tutte le sfumature. Ora invece vediamo le stesse cose e questo è molto bello”, dice Chiara, 28 anni, farmacista che per qualche giorno ha lasciato i panni da sanitario per indossare la divisa dello staff del “quartier generale tricolore”. Chiara, dopo tre anni di pianoforte si sta specializzando in Scienze dello spettacolo e produzione multimediale all’Università di Padova. Come la sorella, accoglie i ragazzi, dispensa sorrisi e informazioni, con garbo e competenza. “Da pellegrina – racconta – vivi il sole che scotta la testa, le camminate, l’acquazzone, il dormire per terra e il cambiare alloggio. Qui la Gmg me la portano i giovani che passano per Casa Italia e così la vivo ascoltandoli, è come sentire un resoconto continuo e aggiornato da parte di chi vi sta partecipando”.
Mentre le ragazze accompagnano i giovani italiani a scoprire i luoghi di Casa Italia – i cortili, l’angolo dove lasciare il proprio messaggio o fare un selfie con gli amici, bere un caffè o dissetarsi – Mimma e Osvaldo sono intenti a preparare i pasti per gli animatori di Casa Italia. “Durante la giornata, riusciamo a scambiarci idee e parole, ma soprattutto tanti sguardi. Ci capiamo al volo”, confida la mamma, casalinga, da sempre impegnata, con il marito, nel volontariato. “Ci hanno chiesto una mano e noi abbiamo risposto subito ‘sì’”, sintetizza il papà che nella vita è un geometra. La proposta è arrivata da don Michele Falabretti, responsabile del Servizio per la pastorale giovanile della Cei: “Lo abbiamo conosciuto in Basilicata in occasione della formazione per gli oratori estivi. Il suo invito ci ha entusiasmato e abbiamo deciso di partire”, spiegano i coniugi. E così, i Cozzi dalla Basilicata sono arrivati a Lisbona. Per vivere la Gmg da famiglia e dare una famiglia a quanti partecipano alla Gmg.