Senza fissa dimora servono a tavola i giovani della Gmg. Accade nel centro sociale dell’Esercito della Salvezza a Beato, Lisbona, trasformato in un ristorante convenzionato per fornire la ristorazione ai pellegrini. A raccontare l’esperienza, diffusa dal sito della Gmg, è João Barros, direttore del Centro sociale dell’Esercito della Salvezza: “Questa settimana abbiamo deciso di servire i pellegrini che vengono qui a Lisbona e a servirli saranno le “75 persone senza fissa dimora” che abitualmente frequentano il centro. Alla base dell’iniziativa è “mettere in pratica i valori cristiani che tutti condividiamo, è bello essere serviti qui nel corso dei mesi e degli anni, ma è ancora meglio servire gli altri. Così un team di volontari e di senzatetto si è messo a disposizione per servire”. I residenti del centro, aggiunge Barros, sono “persone con cui lavoriamo ogni giorno”. Oltre a fornire loro un riparo, “ricevono una formazione, partecipano alla gestione dell’istituto, in termini di compiti comunitari e domestici, [e] altri in termini di manutenzione dell’edificio”. Per Barros è “importante che i giovani si ispirino al modello di Gesù Cristo. Umanamente parlando, servire il prossimo a volte sembra un compito estremamente difficile, perché siamo per natura egoisti”. Di conseguenza, “sembra molto difficile preoccuparsi del benessere di qualcun altro”. “Ma ispirandoci alla testimonianza di Gesù Cristo, finiamo per fare ciò che Gesù Cristo avrebbe fatto al nostro posto. E ciò che Gesù ha fatto è stato dare la vita per il prossimo”, ha concluso. L’Esercito della Salvezza è un movimento protestante internazionale fondato nel 1865 da William Booth (1829-1912), un ministro metodista, nei quartieri poveri di Londra. Un ufficiale dell’Esercito della Salvezza può essere un ministro del culto. Il loro servizio è un apostolato. Uomini o donne, sposati o celibi, lavorano a tempo pieno per l’opera in un ministero pastorale che li porta anche ad avviare azioni di soccorso per i più indigenti.