Eurostat: 3,7 milioni di persone hanno avuto un permesso di soggiorno nell’Ue nel 2022 per motivi di lavoro, ricongiungimento familiare o studio

Nel 2022, 3,7 milioni di cittadini non Ue hanno ottenuto per la prima volta un permesso di soggiorno in un Paese dell’Unione. La cifra, rispetto al 2021, segna un più 26%, ed è la più alta dal 2009. Eurostat, l’istituto europeo di statistica, specifica: “il dato non comprende le persone a cui è stata concessa protezione temporanea nell’Ue in seguito all’invasione russa in Ucraina”. Ad attirare persone in Europa sono innanzitutto “motivi di lavoro”: la fetta rappresenta il 42% di tutti i permessi di primo soggiorno rilasciati nel 2022, e corrisponde a 1,6 milioni di permessi (+18% rispetto al 2021); seguono i “motivi familiari” (24%) e poi gli “altri motivi” (protezione internazionale, 21%, e studio, 13%). La Germania è il Paese Ue che ha rilasciato più permessi (il 15% del totale, cioè 538.690), ma è anche il Paese in cui si è registrato il maggiore incremento rispetto al 2021 (+190%), principalmente per l’aumento di permessi rilasciati per motivi familiari. Al secondo posto della classifica dei numeri assoluti di permessi rilasciati c’è la Spagna (12%; 457.412 permessi;), poi l’Italia (9%; 337.788) e quindi la Francia (9%; 324.200). Invece i Paesi dove l’incremento di permessi rilasciati è stato maggiore, dopo la Germania, sono Malta (+164%; 37.851) Irlanda (+146%; 85.793). Sono calati sensibilmente i permessi rilasciati in Repubblica Ceca (-28%; da 74.395 a 53.809), Slovacchia (-6%; da 29.067 a 27.441) e Ungheria (-1 %; da 58.115 a 57.286).

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