Al via questa mattina, nella cattedrale di Lungro, la XXXVI Assemblea diocesana dell’eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale, dal titolo “Il Cammino sinodale nell’Orientalium Ecclesiarum”. Partendo dal numero 30 di Orientalium Ecclesiarum – si legge in una nota della diocesi diffusa oggi -, in cui si legge che tutti i cristiani, orientali e occidentali, sono ardentemente pregati di innalzare ferventi e assidue, anzi quotidiane preghiere a Dio, affinché, con l’aiuto della sua santissima Madre, tutti diventino una cosa sola, il vescovo Donato Oliverio ha ricordato che i cristiani sperimentano concretamente il loro camminare insieme, in primo luogo, nella partecipazione alla divina liturgia: “Quando la comunità, Chiesa locale, attorno all’altare, sotto la presidenza liturgica del vescovo, celebra i Divini Misteri, essa sperimenta il cammino comune dei santi della Chiesa universale, essa assapora per immagine e partecipazione la Chiesa trionfante nella Gerusalemme celeste. Quindi, la sinodalità nella Chiesa vede nella divina liturgia la sua fonte e il suo culmine”. Il vescovo ha così continuato: “La liturgia diventa quindi il centro, la fonte e il culmine del cammino sinodale di una Chiesa locale, senza dimenticare mai che la liturgia è divina! Non è solo umana! È partecipazione alla liturgia celeste! Non è tradurre in linguaggio umano particolari concetti o teologie dell’uomo! Altrimenti diventa un contenitore vuoto, da riempire con chissà quali novità per renderla più attrattiva o affascinante. Soltanto un equilibrio tra asse verticale (Dio che si comunica all’uomo) e asse orizzontale (comunità che si concepisce come tale) può divenire porta di accesso al Paradiso già qui e ora”.