Questa sera, dalle 18 alle 20, si svolgerà presso l’Università di Urbino la conferenza pubblica “Letteratura e Medical Humanities”, tenuta da Paola Baioni, docente di Letteratura italiana presso l’Università di Torino e direttrice di “Luziana. Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo”. Il suo background include una serie di pubblicazioni di rilievo, tra cui le monografie “Cammina cammina ho ritrovato il pozzo d’amore. La Bibbia nella poesia di Giuseppe Ungaretti” e “Vola alta, parola”. Verba et “Verbum” nei poeti del Novecento. L’evento è parte integrante del corso su “Bioetica e sviluppo sostenibile”, che si sta svolgendo presso l’Ateneo marchigiano.
Le Medical Humanities sottolineano il nesso tra il curare e il prendersi cura, mettendo in primo piano la qualità delle relazioni umane e l’efficacia delle terapie e unendo due mondi che spesso sembrano divergenti: le scienze umanistiche e quelle scientifiche. “Mentre le prime si basano sulla storia, sulla narrazione e sulla comprensione – spiega un comunicato – , le seconde sono incentrate sull’indagine delle leggi e dei meccanismi. Questa fusione promuove un approccio olistico alla salute e alla medicina, sottolineando l’importanza di un dialogo costante tra le due sfere”.
Le Medical Humanities, attraverso l’arte, la letteratura, la psicologia, la filosofia e la spiritualità, rispondono alla necessità di una terapia che abbraccia l’interezza della persona. Oltre all’aspetto fisico, si considera la salute come un equilibrio bio-psico-sociale e spirituale promuovendo la dignità del paziente, la sua spiritualità e la sua unicità e aprendo nuove porte verso la comprensione e l’umanizzazione dei processi di cura.