Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita (Pav), nel corso del suo soggiorno a Buenos Aires, si è recato ieri in visita all’hogar Santa María (centro d’ascolto e accoglienza) della parrocchia María Madre del Pueblo, nella Villa 1-11-14. Ad accoglierlo c’erano dirigenti degli Hogar de Cristo (il sistema di centri d’accoglienza, soprattutto, per giovani in situazione di dipendenza e disagio, diffuso nelle periferie delle città argentine), il parroco Pedro Cannavó e mons. Gustavo Carrara, vescovo ausiliare e vicario generale di Buenos Aires e anche vicario per i quartieri poveri e popolari della capitale. L’hogar de Cristo Santa María dispone dell’“Espacio Puentes”, dove gli insegnanti impartiscono un’educazione non formale, della casa per donne “Madre Teresa”, della casa per uomini “Don Orione” e del centro di prima infanzia “Madre del Pueblo”. “L’idea è che ci sia un’atmosfera di casa e che si viva come una famiglia – ha spiegato suor Nancy, una delle responsabili del centro -. L’accompagnamento è comunitario e questa casa ha una particolarità: le donne con bambini sono una priorità. Anche uomini adulti e nonni. C’è tutta la famiglia. Ogni giorno, come in ogni famiglia, si litiga ma c’è anche solidarietà e accompagnamento. Ciò che i ragazzi e le ragazze apprezzano è il fatto di sentirsi a casa”.
Mons. Paglia, durante la visita, ha esclamato: “È una nuova famiglia, la famiglia della Chiesa. Mentre lei parla, penso alla felicità di Papa Francesco quando scrive: ‘Quando ero arcivescovo andavo nelle villas’. Ogni tanto mi racconta di questi gesti, della sua gioia di stare con voi”. E ha aggiunto, sempre riferendosi al Papa: “Gli racconterò di questa visita”.