Ieri, nel santuario di Sant’Antonio da Padova, a Lisbona, la delegazione colombiana alla Giornata mondiale della gioventù 2023, composta da ben 3.700 persone, ha vissuto un’eucaristia presieduta da mons. Orlando Olave Villanoba, vescovo di Tumaco. Facendo riferimento alla citazione biblica scelta da Papa Francesco come motto di questa Gmg (“Maria si alzò e andò in fretta”, Lc 1,39), durante l’omelia, mons. Orlando ha ricordato ai giovani che alzarsi come Maria non si riferisce solo al fatto fisico, ma anche al “porsi in un atteggiamento di vita”.
Questo atteggiamento, secondo il vescovo, si riferisce all’essere testimoni, promotori e messaggeri di vita, soprattutto in un contesto come quello che sta vivendo la Colombia, dove la morte è una costante e dove realtà come la violenza diffusa e l’aborto sono molto presenti. E per costruire questa cultura della vita, ha detto mons. Olave, “come Maria, oggi abbiamo nelle nostre mani la grazia di Dio”. Il vescovo di Tumaco ha anche invitato i giovani ad approfittare di questa Gmg per discernere cosa il Signore si aspetta da loro in questo momento storico del mondo, “dove essere cristiani non sembra più essere di moda”.
Mons. Olave e mons. Germán Medina Acosta, vescovo ausiliare di Bogotá, concelebrante all’eucaristia di ieri, sono i vescovi che, in rappresentanza dell’episcopato, accompagnano questo numeroso gruppo.