Formazione missionaria: Assisi, “Cuori ardenti, piedi in cammino”. Don Vivian, “se la celebrazione non è rinnovatrice, non funziona”

“La messa domenicale si celebra con le porte della parrocchia aperte sulla strada. Non è un evento per pochi: è una dinamica dedicata a tutti indistintamente in cui si ripete un evento immenso. Ma quando il celebrare può allontanare i giovani dalla Chiesa?”. Se lo è chiesto don Dario Vivian, docente alla facoltà Teologica del Triveneto, nella seconda Giornata di formazione e spiritualità missionaria in corso ad Assisi, nel suo intervento “Divenuti strumenti per far divampare il fuoco del suo amore sulla terra. Il celebrare tra con-vocazione e pro-vocazione” a commento dello slogan per la Giornata missionaria mondiale “Cuori ardenti, piedi in cammino”. Rileggendo le dinamiche liturgiche, don Vivian ieri ha sottolineato che bisogna “accettare la provocazione del nostro tempo per fare in modo che la celebrazione possa mettere i ‘piedi in cammino’, lo Spirito ci spinge a comprendere, ad aprirci. Il celebrare contesta e rinnova. Se la celebrazione non è rivoluzionaria, rinnovatrice, non funziona”.

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