“Sanità: la carità diviene strada” è il titolo dell’incontro che si è tenuto al Meeting dell’amicizia fra i popoli nella penultima serata”, si legge in un comunicato appena diffuso.
Michele Castelli, docente di politica sanitaria e sistemi sanitari (Newcastle University, UK), ha fatto notare che “le condizioni socioeconomiche (stili di vita, comportamenti, reddito, abitazione) pesano sullo stato di salute per il 70%”. Anche per Fabrizio Giunco, direttore dipartimento Cronicità Fondazione don Gnocchi, le diseguaglianze nascono attorno a chi deve accedere ai servizi: “Occorre diventare accompagnatori esperti di stili di vita”. Una realtà grande, quella della Fondazione don Gnocchi “che lavora come una grande famiglia in cui le persone che incontriamo sono tutte persone di cui prendersi cura”. Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco farmaceutico onlus (BF), ha confermato che “la povertà sanitaria è la conseguenza di una fragilità: per esempio le depressioni causate dalla perdita del lavoro”. “Sanità non è solo medicina, è affrontare le diseguaglianze – prosegue il comunicato -. Quello che oggi, in chiusura del Meeting, ha auspicato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ‘Un rinnovato umanesimo nel tempo dell’innovazione, in cui avanzano le neuroscienze, la robotica, l’intelligenza artificiale, l’ingegneria genetica, le frontiere della medicina, le tecnologie digitali. L’amicizia sociale è una dimensione che lega la comunità, nell’affrontare le sfide della storia'”.