“Siamo felici che si sia tornato a parlare di Quoziente familiare, una proposta che il Forum delle associazioni familiari porta avanti da molti anni”: lo ha dichiarato, ieri, Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in riferimento alle dichiarazioni del viceministro dell’Economia Maurizio Leo rilasciate al Meeting di Rimini.
Anche Bordignon si trovava a Rimini per partecipare ieri sera alla tavola rotonda sul tema della natalità insieme a Gian Carlo Blangiardo, già presidente dell’Istat, statistico e professore ordinario di Demografia all’Università Milano Bicocca; Matteo Rizzolli, professore di Politica economica all’Università Lumsa; Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità; Giuseppe Zola, vice presidente dell’Associazione Nonni 2.0.
“Il Forum ha da tempo proposto a questo Governo la necessità di un fisco che finalmente riconosca la soggettività fiscale delle famiglie o almeno la variabile della numerosità dei nuclei suggerendo il modello del Quoziente familiare – ha evidenziato Bordignon -. Il Quoziente familiare non fa riferimento sul reddito personale ma si basa sul reddito familiare e va a dividere il reddito complessivo della famiglia per il numero dei componenti del nucleo familiare, andando a considerare, all’interno del calcolo totale, la presenza di figli, o di altri familiari a carico”. Il presidente del Forum ha precisato: “Chiediamo che si orienti il sistema tributario italiano verso una maggiore equità orizzontale, il rispetto della numerosità del nucleo familiare e la valutazione del reale reddito disponibile delle famiglie. Non si tratta di una regalia, di un favoritismo, ma di una questione di equità e giustizia fiscale che potrebbe anche concorrere a creare un contesto più favorevole alla natalità”.