“Un martire della fede, che ci chiama ad imitarlo nell’eroismo della sua testimonianza”: con queste parole mons. Aurel Percă, arcivescovo di Bucarest, descrive il beato romeno Vladimir Ghika, di cui questo anno ricorre un triplice anniversario: dieci anni dalla beatificazione (31 agosto 2013), cento anni dall’ordinazione sacerdotale (7 ottobre 1923) e centocinquanta anni dalla nascita (25 dicembre 1873). Con una lettera, l’arcivescovo chiama fedeli, religiosi e clero dell’arcidiocesi di Bucarest ad approfondire la vita e l’esempio di fede del martire romeno, aiutati anche da materiali catechetici, e a pregare per la sua canonizzazione. “Abbiamo dinanzi un vero eroe e martire della fede, uno splendente esempio di carità pastorale”, scrive mons. Percă, incoraggiando tutti a seguire “l’esempio di vero amore verso Dio e il prossimo del beato Vladimir Ghika, per vivere più intensamente la nostra fede”. Il triplice anniversario è celebrato a Bucarest con varie iniziative: messa solenne nella cattedrale san Giuseppe (31 agosto); mostra allestita all’Accademia di Romania ed emissione filatelica speciale (7 ottobre). Nato in una famiglia ortodossa di principi romeni, Vladimir Ghika è diventato cattolico a 28 anni. Con vasta formazione intellettuale, si avvia all’apostolato internazionale, prima da laico, poi da sacerdote, ordinato nella diocesi di Parigi. Ritornato in Patria dopo 1939, viene arrestato dal regime totalitario, torturato e condannato per la sua fede. Muore in prigione, il 16 maggio 1954, in fama di santità.