“Tornare – pastori e fedeli insieme – alle radici dell’esperienza cristiana là dove tutto ha avuto origine. La Terra Santa e, al suo cuore, Gerusalemme sono i luoghi dove Dio ha parlato al suo Popolo e ha dato origine a una storia di salvezza”. Così mons. Sandro Salvucci, arcivescovo metropolita di Pesaro e Urbino, commenta il recente pellegrinaggio in Terra Santa con i fedeli delle tre diocesi della metropolia di Pesaro e insieme all’arcivescovo emerito di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, mons. Giovanni Tani, e l’arcivescovo-prelato emerito di Loreto, mons. Giovanni Tonucci. “Per noi cristiani – dichiara il vescovo – è la terra dove Dio si è fatto carne in Gesù Cristo. La Terra Santa è lo spazio del ‘qui’ e ‘ora’ della salvezza. Nutro perciò l’attesa che il pellegrinaggio ci renda più desiderosi e capaci di seguire le orme di Gesù Cristo e si trasformi in fonte di benedizione non solo per noi che vi partecipiamo, ma anche per le nostre comunità cristiane. Insieme al significato ecclesiale e spirituale il viaggio è opportunità di incontro con le grandi tradizioni culturali e religiose che fanno della Terra Santa un luogo unico al mondo”. Il pellegrinaggio è stato promosso anche in collaborazione con il Ministero del Turismo di Israele, nella persona di Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo (Ufficio Milano). Un momento significativo, spiegano dal Ministero del Turismo israeliano, è stato la consegna del “certificato del pellegrino” con lo stesso Ministero ha omaggiato ogni singolo partecipante. I pellegrini, si legge in una nota del Ministero, “hanno inoltre apprezzato le nuove idee, i contenuti e i progetti relativi ai pellegrinaggi in Israele che il Ministero del Turismo di Israele intende promuovere quali: il pellegrinaggio a piedi (come il nuovo percorso dedicato a Maria e il percorso di Emmaus) e i percorsi naturalistici in sintonia con l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”.