“Abbiamo una terribile difficoltà a lasciarci amare e perdonare”. Al termine dell’incontro sul senso profondo dell’edizione di questo Meeting di Rimini, che ha per titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Cei, segnala uno dei più grossi ostacoli all’amicizia: la difficoltà di sentirsi amati, di uscire da sé stessi, di riconoscersi mendicanti.
“È la difficoltà di Pietro – ha ricordato Baturi – che non vuole lasciarsi lavare i piedi da quel Maestro che pure aveva seguito, ma che adesso si piega su di lui e sul suo bisogno. La sua difficoltà è la tentazione ultima dell’autosufficienza, che consiste nell’eliminare l’altro e pensare di potersi salvare da sé”.
Il mistero della libertà dell’uomo, “che anche davanti a Dio può dire di no”, dicendo di no “alla gente che ci vuole davvero bene, vuole lavarci i piedi, chiede un’apertura, una confidenza, una fiducia che spesso neghiamo per paura di perderci, perché nell’amicizia bisogna un po’ perdersi per ritrovarsi. E quindi accettare di farsi amare”.
Ha raccontato l’episodio di una ragazza che aveva difficoltà a scegliere, non riusciva mai a scegliere per paura di sbagliare perché sbagliare implicava dover essere perdonata. “Perché lasciarsi perdonare significa accettare di dipendere da un altro. E invece questa buona dipendenza rende più dolce la vita. Ed è la verità dell’amicizia: accettare di lasciarsi amare”.
* news elaborata dall’Ufficio stampa di Cl e Askanews