Ieri pomeriggio è partito il gruppo di ragazzi della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno che partecipa alla Giornata mondiale della gioventù, in corso a Lisbona. Sono circa duecento i giovani che vivono questa particolare esperienza, provenienti dalle varie parrocchie e gruppi associativi della diocesi, tra i 16 e i 30 anni d’età. Circa 70 sono quelli organizzati direttamente dall’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile e vocazionale, diretto da don Paolo Lucconi, mentre gli altri sono compresi nelle rappresentative nazionali delle associazioni e movimenti cui appartengono.
Prima della partenza, presso la curia vescovile, la delegazione diocesana ha celebrato la messa, presieduta dal vicario generale, don Enrico Scaccia, e concelebrata dai tre sacerdoti che accompagnano il gruppo: don Paolo Lucconi, don Paride Bove e don Flavio Calicchia. Ciascuno ragazzo ha ricevuto il mandato come pellegrino. Lo scorso 21 luglio, invece, i giovani partecipanti hanno incontrato il vescovo Mariano Crociata, il quale li ha salutati e incoraggiati a vivere questi giorni nel segno della comunione fraterna, dell’accoglienza reciproca, con la stessa sollecitudine con cui Maria è andata verso la cugina Elisabetta, che tra l’altro è il tema di riferimento della Gmg 2023.
Il viaggio si sta compiendo via nave con partenza da Civitavecchia ed è un’esperienza regionale. “Le diocesi del Lazio hanno deciso di viaggiare e vivere insieme questa esperienza – ha spiegato don Paolo Lucconi -, sulla nave sono previste una catechesi all’andata e una al ritorno; c’è anche la possibilità di confessarsi, come non manchano le celebrazioni eucaristiche con i vescovi della nostra regione che ci accompagnano”.
La partecipazione pontina alla Gmg di Lisbona, però, è stata anche personalizzata, visto che è stata introdotta una piccola ma significativa deviazione. Lo ha detto sempre don Lucconi: “Come diocesi del Lazio faremo una sosta a Fatima, che non era inclusa nel pacchetto della Gmg ma che siamo riusciti a ricavare ugualmente. Ci è sembrata veramente opportuna e vogliamo che sia per tutti i partecipanti un momento significativo. Visto che il tema della Gmg fa riferimento proprio a Maria, non fermarci a Fatima ci sembrava una cosa, insomma, un po’ assurda. In questo modo, rispetto al programma degli eventi della Gmg, non vivremo l’accoglienza del Papa, ma vivremo direttamente la Via Crucis e poi la veglia e la messa conclusiva. Personalmente, credo la sosta a Fatima dal punto di vista spirituale sia un grande contributo per ciascun ragazzo partecipante”.