Il Brasile e il Madagascar sono le mete delle missioni dei ragazzi dell’arcidiocesi di Siena-Colle-Val D’Elsa-Montalcino. Un legame speciale che lega i giovani toscani con i luoghi che Papa Francesco ha definito le “periferie esistenziali e geografiche del mondo”. Il primo gruppo, guidato da don Gianfranco Poddighe, responsabile Ufficio cooperazione missionaria tra le Chiese dell’arcidiocesi, è partito per il Brasile con destinazione Balsas dove don Gianfranco per 17 anni è stato come sacerdote fidei donum. La diocesi di Balsas era gemellata con la diocesi di Siena e grazie a questo legame è stata aperta la “Fazenda da esperança”, un centro di recupero femminile per tossicodipendenti. Il gruppo di Poggibonsi si fermerà in Brasile per quindici giorni.
Un altro gruppo, guidato da don Vittorio Giglio, direttore Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi, partirà il prossimo 4 settembre per il Madagascar per arrivare ad Analaroa, un villaggio dell’altopiano malgascio. Insieme a don Vittorio ci sarà Osanna Luchi, che accompagnerà un gruppo di 10 ragazzi e ragazze di Sovicille che si cimenteranno nell’opera di verniciatura di 80 letti e dei tavoli e delle sedie del refettorio di un centro che ospita bambini affetti da patologie come il rachitismo da malnutrizione.
La missione dei giovani toscani si è resa possibile grazie al sostegno dell’organizzazione di volontariato Sunrise odv, che si impegna da anni nel paese africano in collegamento con le suore orsoline di Verona. Tante sono le opere realizzate grazie a questo legame con Siena e il suo territorio, tra cui una sala operatoria in questo villaggio dove un gruppo di medici italiani si reca annualmente per operare tanti bambini. L’associazione ha realizzato anche altri progetti in diversi villaggi della regione. Giovedì 31 agosto il gruppo vivrà una serata “pre-partenza” alle 18 per la messa nella parrocchia di Sovicille con la benedizione al gruppo in partenza. E dopo una breve presentazione dei ragazzi si terrà una semplice cena in giardino (la cena è a offerta libera: quello che viene raccolto, tolte le spese, andrà per il Madagascar).