Da diversi anni la situazione abitativa a Rimini presenta criticità, con effetti importanti dal punto di vista sociale. Un’emergenza che è tra le priorità della Chiesa riminese. È lo stesso vescovo, mons. Nicolò Anselmi, a proporre ai presbiteri, ai diaconi, agli operatori delle Caritas parrocchiali e a tutti i volontari un incontro per mettere in campo, laddove possibile, soluzioni abitative concrete e dare così risposta a richieste che, sul territorio, sono sempre più diffuse. L’appuntamento è fissato per lunedì 21 agosto presso il seminario di Rimini. L’invito si accompagna a una lettera scritta dallo stesso vescovo e rivolta ai membri della comunità cristiana riminese. “È di fronte ai nostri occhi, quotidianamente, la presenza di numerosi nostri fratelli e sorelle che sperimentano la difficoltà di trovare una casa in cui riposare, da cui partire per una vita più bella e dignitosa. – le parole di mons. Anselmi – Molti di loro sono migranti, altri sono carcerati che hanno scontato la pena, altri persone e famiglie intere che stanno semplicemente attraversando un periodo di difficoltà. Si tratta di uomini, donne, anziani, giovani, bambini, malati”. Una riflessione dalla quale emerge un preciso invito alla solidarietà. “Penso che Dio ci stia chiedendo uno slancio di generosità. – prosegue il vescovo di Rimini – Le nostre parrocchie e comunità cristiane sono luoghi dove si respira, anche grazie a voi, l’amore, la vicinanza, la prossimità. Vi chiedo di trovare, insieme, una casa, un appartamento, un luogo dove una piccola comunità di due, tre o quattro persone possa essere accolta materialmente. Sono certo che la presenza di questi nostri fratelli e sorelle in difficoltà farà ulteriormente fiorire una parte significativa della Chiesa locale. Sarebbe veramente una bella risposta alla voce sofferente di Gesù: ‘Avevo fame e mi hai dato da mangiare, cercavo casa e mi hai aiutato a trovarla, ero straniero e mi hai accolto’. Per affrontare questa occasione di carità, amore, servizio sarà bello e importante parlarne insieme”.