Comunicati i vincitori delle 4 sezioni (stampa, televisione, radio, internet più premio speciale della giuria) del Premio cattolico dei media 2023. La premiazione si terrà il prossimo 8 novembre a Berlino. Quattordici anni di vita di una famiglia con un figlio Down, la storia della comunità cattolica integrata, la tragedia dimenticata del popolo Rohingya e la difficoltà della decisione – oggi – se avere o no un figlio sono i temi premiati nelle 4 sezioni; un reportage sull’origine della rabbia sociale che cova nell’ultradestra populista del partito Afd ha vinto, inoltre, il premio speciale della giuria del Katholischer Medienpreis. La serie televisiva Wdr “Marie vuole tutto – per iniziare alla grande con la sindrome di Down” ha ricevuto il premio per la televisione, che ha una dotazione di 5.000 euro: sarà consegnato ai realizzatori Christoph Goldbeck e Ilka del Mark. Il pubblico ottiene “una visione impressionante della vita di una persona con sindrome di Down e del corso della vita familiare quotidiana”, secondo la giuria. La serie affronta con sensibilità questioni socio-politiche sulla partecipazione, l’inclusione di successo, la diversità e il rispetto e incoraggia a crescere i bambini con disabilità. Il più grande desiderio personale di Marie è una vita indipendente. La giovane vorrebbe avere una relazione amorosa, un giorno sposarsi e avere figli, imparare un mestiere e affittare il suo primo appartamento. Marie vuole vivere come tutti gli altri ma con la sindrome di Down. Per la radio è stato premiato un podcast in 7 puntate sulla storia della Katholische Integrierte Gemeinde (Kig), una comunità fondata nel 1965 da una coppia cattolica con l’obiettivo di rinnovare la chiesa e vivere come la chiesa originaria. Gli autori raccontano i 50 anni di storia del Kig. Gli autori Katja Paysen-Petersen, Eckhart Querner e Christian Wölfel, con le loro ricerche, hanno “scoperto meccanismi di abuso spirituale” che erano in vigore da più di 50 anni, “senza che i colpiti potessero liberarsene e senza che nessuno da parte della Chiesa prendesse provvedimenti contro di essi”. Il premio speciale della giuria è andato a Sophia Maier per il reportage di Rtl “La nostra democrazia è in pericolo?”. L’autrice si occupa da anni della scena di destra in Germania e della questione da dove provenga la rabbia in strada: “Cerca coraggiosamente il dialogo con manifestanti e simpatizzanti dell’Afd. Rimane calma e obiettiva, anche quando viene insultata e aggredita”.