Aiuto umanitario: Dutton (Caritas Internationalis), “vi sono molte crisi dimenticate. Far fronte a tutto è compito immenso ma non ci fermiamo”

(Foto: Caritas Internationalis)

“La particolarità di Caritas è anche quella di essere radicata nel territorio e di appartenere alle comunità che serve. Il personale e i volontari Caritas vivono ciò che vive la comunità stessa. In Paesi in guerra come l’Ucraina o la Siria gli operatori umanitari continuano ad operare anche quando i loro cari sono stati uccisi o rapiti, oppure quando le loro case sono state distrutte e loro stessi sono in condizioni di sfollati”. Lo ricorda oggi in una nota Caritas Internationalis, in occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, che si celebra domani, 19 agosto. Dopo il terremoto avvenuto in Siria e Turchia lo scorso febbraio ad esempio, “molti dei membri dello staff di Caritas Anatolia erano costretti a dormire in macchina, eppure non hanno mai smesso di distribuire aiuti”.
Simili esempi si registrano in numerosissime Caritas di tutto il mondo. Nel 2022, in seguito all’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, Caritas Tonga ha fornito assistenza umanitaria salvavita alle persone mentre l’intero Paese era tagliato fuori, anche dal punto di vista delle comunicazioni dal resto del mondo. “Nel 2022, in seguito all’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, Caritas Tonga ha fornito assistenza umanitaria salva-vita alla popolazione mentre l’intero Paese era tagliato fuori dal resto del mondo, anche per quanto riguarda le comunicazioni. “Grazie al lavoro di preposizionamento delle scorte di emergenza, Caritas Tonga è stata in grado di assistere le comunità colpite, distribuendo beni non alimentari e sistemi di acqua pulita per consentire agli abitanti dei villaggi di attingere acqua pulita e potabile”, ha dichiarato il card. Soane Patita Paini Mafi, vescovo di Tonga e presidente di Caritas Oceania.
L’impegno, il coraggio e la dedizione dei lavoratori Caritas, purtroppo, si scontrano con le numerose crisi, l’estrema povertà e la mancanza di attenzione da parte della comunità internazionale. “Vi sono molte crisi dimenticate, per non dire addirittura ignorate”, sottolinea Alistair Dutton, segretario generale di Caritas Internationalis.
Per esempio, stiamo assistendo a una crisi alimentare senza precedenti nelle regioni del Sahel e del Corno d’Africa. Solo in Etiopia, più di 20 milioni di persone rischiano di morire di fame.
“In quanto umanitari, far fronte a tutte queste crisi è un compito immenso che non possiamo fermare, perché tutti nel mondo meritano una vita dignitosa e l’accesso ai beni di prima necessità. La missione che ci attende è enorme, ma traiamo forza dall’essere uniti. Siamo un’unica famiglia Caritas al servizio di un’unica famiglia umana”, conclude Dutton.

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