Papa Francesco: all’Angelus, “il frastuono delle armi copre i tentativi di dialogo”, ma “non lasciamoci scoraggiare, continuiamo a sperare e a pregare”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Oggi affidiamo a Maria Assunta in Cielo la supplica per la pace, in Ucraina e in tutte le regioni lacerate dalla guerra: sono tante, purtroppo! Il frastuono delle armi copre i tentativi di dialogo; il diritto della forza prevale sulla forza del diritto. Ma non lasciamoci scoraggiare, continuiamo a sperare e a pregare, perché è Dio, è Lui che guida la storia. Che ci ascolti!”: questo l’appello lanciato, ieri, nella solennità dell’Assunta, da Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus dalla finestra dello studio del Palazzo apostolico vaticano con i fedeli e i pellegrini riuniti a piazza San Pietro.
Il Pontefice ha anche salutato “di cuore tutti” i presenti, romani e pellegrini di vari Paesi. In particolare ha salutato i giovani della diocesi di Verona, “con i migliori auguri per la loro esperienza estiva a Roma”.
E ieri, giorno della Madonna, il Santo Padre ha salutato “i ragazzi dell’Immacolata” e augurato “buona festa per tutti!”, concludendo chiedendo, come sempre di “pregare” per lui.

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