“Da giorni denunciamo la morte di bambini vittime del conflitto in Ucraina. Se i dati di oggi venissero confermati sarebbero in linea con quelli da noi evidenziati in questo periodo ossia di oltre 500 bambini uccisi e 1.117 feriti per un totale di 1.654 bambini colpiti”. Lo ha dichiarato ieri Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, precisando che “queste sono solo le segnalazioni che le Nazioni Unite sono state in grado di verificare perché il vero numero delle vittime fra i bambini è probabilmente molto più alto. A questi occorre aggiungere tutti quelli che corrono il grave rischio di morire o di rimanere mutilati quando le armi e le munizioni esplosive vengono usate in aree popolate”. “La vita di 6,3 milioni di bambini ucraini è sempre più a rischio, intrappolati o sfollati nel Paese o in fuga e rifugiati in quelli di arrivo – sottolinea -. È importante ricordare queste cifre perché ci sono 2,2 milioni di bambini che hanno bisogno di aiuto nei Paesi che ospitano rifugiati. Quasi due terzi dei bambini sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Alcuni sono da soli, aumentando la loro esposizione ad abusi, rapimenti, sfruttamento sessuale e tratta di esseri umani. Le infrastrutture civili sono state decimate dagli attacchi, inclusi ospedali, centri di maternità, pediatrie, scuole e orfanotrofi, case e rifugi. Oltre 1.000 strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte dai bombardamenti”. “Desta grande preoccupazione il fatto che 17,6 milioni di persone necessitino di assistenza umanitaria immediata all’interno del Paese: 4,1 milioni sono bambini sotto i 18 anni! I bambini non possono continuare a morire o soffrire cosi. Sembra di rivivere l’incubo della guerra in Siria con migliaia di bambini morti e milioni di sfollati. Speriamo arrivi al più presto una ventata di pace”, conclude.