Nella celebrazione per la solennità di san Lorenzo, il vescovo di Alba, mons. Marco Brunetti, è ritornato sulle condizioni di sfruttamento di cui gli immigrati sono vittime, auspicando un coinvolgimento delle istituzioni e augurandosi che i partiti ne tengano conto nei loro programmi alle prossime elezioni. E ciò a partire “dall’esempio del nostro martire Lorenzo, che non esitò a vivere donando se stesso con generosità, senza rinunciare al suo ideale evangelico di vita anche davanti alla morte”.
Ieri sera, nell’omelia, il vescovo ha ribadito: “Non posso non denunciare la difficile situazione che vive la nostra città nell’accogliere tanti stranieri che sono arrivati in cerca di lavoro. Il centro Caritas di via Pola non può continuare a sobbarcarsi il peso di tanti bisogni che manifestano questi lavoratori, talvolta sfruttati e senza garanzie da imprenditori e/o cooperative che si arricchiscono sulla loro pelle”. Di qui l’appello alle istituzioni preposte, affinché “non ci lascino soli a gestire questa che non è più un’emergenza, ma una realtà sotto gli occhi di tutti”. “Abbiamo bisogno che questa città si faccia carico in maniera strutturale, rispetto all’accoglienza, non sono sufficienti interventi sporadici e palliativi”. Mons. Brunetti chiede pertanto un impegno delle “compagini partitiche che si presenteranno alla prossima competizione amministrativa, affinché nei loro programmi presentino soluzioni a questa piaga che rendano la nostra città più accogliente”.