Naufragio a Lampedusa: Manfredonia (Acli), “ennesima tragedia nel Mediterraneo, si riattivino pattugliamento e recupero profughi”

“È una tragedia più silenziosa del solito, quella che si è consumata la scorsa settimana nel Canale di Sicilia: “la notizia non ci sarebbe mai giunta se alcuni sopravvissuti, raccolti da una motovedetta della Guardia costiera, non lo avessero raccontato appena giunti a Lampedusa”: lo ha affermato, ieri sera, Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli. “Quattro naufraghi hanno raccontato la morte di 41 compagni di traversati: ancora una volta giaceranno nella più grande tomba a cielo aperto del nostro tempo, il Mediterraneo”, ha proseguito Manfredonia. “Persone senza volto, senza nome, che le famiglie non potranno mai seppellire: per queste vittime e per tutte quelle che non vediamo e non vedremo mai, una volta di più come Acli chiediamo di smettere questa improduttiva politica di finanziamento di Governi autoritari e non rispettosi dei diritti umani, per operare un contenimento degli arrivi con metodi inaccettabili. Chiediamo piuttosto che, sia nel Mediterraneo, sia nell’Egeo si riattivi un vero sistema gestito a livello europeo di pattugliamento e di recupero, che garantisca la salvaguardia della vita e dell’integrità dei disperati che al mare affidano la speranza per il futuro loro e dei loro figli”, ha concluso Manfredonia.

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