“Il 10 agosto 2013, alle prime luci dell’alba, un barcone proveniente dall’Egitto si incagliò sul litorale Playa e sei giovani dei quasi duecento passeggeri persero la vita. Era il primo tragico evento che interessava la città di Catania che quel giorno si distinse per umanità e capacità di accoglienza, segnando l’inizio della cosiddetta ‘stagione degli sbarchi'”. Lo ricorda, in una nota, la Comunità di Sant’Egidio della Sicilia, che anche quest’anno “fa memoria di quella data e prega per quei sei giovani morti nella speranza di poter raggiungere una vita sicura in Europa”. Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio di Catania, afferma: “Fare memoria è un modo per raccogliere ogni lacrima dispersa nel Mediterraneo, ma anche un modo di rimanere umani di fronte l’abisso del male. Catania deve resistere alla tentazione dell’indifferenza e dell’egocentrismo. Torniamo uniti per il bene della città e della sua gente per accogliere e chiedere Pace nel Mediterraneo ed in Europa”.
Alla commemorazione, promossa dalla Chiesa di Catania e dalla Comunità di Sant’Egidio, parteciperanno, tra gli altri, Kheit Abdelhafid, imam della moschea di Catania, e Dario Monteforte, titolare del Lido Verde e primo soccorritore dei sopravvissuti di quello sbarco.
Sarà presente anche il sindaco Enrico Trantino. L’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, sarà presente con un messaggio.
Appuntamento stasera alle 19, presso la stele commemorativa, posta sul litorale Playa in viale J. F. Kennedy 33, a Catania.