Mons. Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo, 60 anni da poco compiuti, ha festeggiato il 4 luglio scorso il venticinquesimo anniversario di sacerdozio: per tale ricorrenza ha scelto di essere a Matera, sua città natale, dove ha celebrato una messa di ringraziamento nella stessa cattedrale dove era stato ordinato sacerdote nel 1998, per l’imposizione delle mani di mons. Antonio Ciliberti.
Presenti alla cerimonia l’arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, i vicari generali delle due diocesi, dal 4 marzo unite in persona episcopi, don Biagio Colaianni e don Nicola Urgo, l’assistente della sottosezione Unitalsi di Potenza, don Mimmo Florio, oltre a un gran numero di sacerdoti e amici.
Una vocazione adulta quella del sacerdote materano, “nata all’interno dell’ordinarietà di una vita da laico” e favorita dall’esperienza vissuta nell’Azione Cattolica, sia a livello diocesano che nazionale.
All’età di 30 anni fa il suo ingresso nel Seminario interdiocesano di Potenza, dopo una esperienza lavorativa decennale quale impiegato di banca.
I primi anni del suo ministero, dal 1998 al 2010, lo vedono vicario della chiesa parrocchiale di S. Paolo Apostolo a Matera; dal 2004 al 2013 svolge le funzioni di economo dell’arcidiocesi di Matera-Irsina; dal 2011 al 2016 quelle di economo generale della Cei. Nell’ottobre 2016 diviene parroco della chiesa di San Pio X a Matera.
Il 14 settembre 2017 Papa Francesco lo nomina arcivescovo metropolita di Fermo. Dal 25 gennaio 2023 è il nuovo assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi.
La diocesi di Fermo festeggerà il 25° anniversario di sacerdozio del suo arcivescovo sabato 8 luglio, alle ore 19 in duomo con una solenne celebrazione al termine della quale mons. Rocco Pennacchio affiderà un messaggio ai giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona.