È stato pubblicato di recente il volume “Il paradiso digitale. Diritto e religioni nell’iperuranio del web” (Editoriale Scientifica 2023) di cui è autore Antonio Fuccillo, ordinario di Diritto ecclesiastico e interculturale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il volume affronta il complesso rapporto tra diritto, religioni e mondo digitale, il quale, nelle sue infinite possibilità applicative, ha dato origine ad una vera a propria rivoluzione antropologica che ha coinvolto anche il fine vita.
In merito a questo tema, Fuccillo sottolinea che “il paradiso digitale è un luogo immaginario dove si collocano anime virtuali nel tentativo di hackerare la morte, che sembra divenire possibile nell’iperuranio del web. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il Metaverso e gli ambienti virtuali possono diventare luogo per un’effettiva vita eterna digitale che non può essere priva di regole. Il diritto civile ereditario non è sempre in grado di regolamentare tali spazi e a ciò soccorrono i diritti religiosi caratterizzati per lo più da adesione volontaria e dalla loro universalità. Si può quindi costruire un sistema di regole che consenta un’utilizzazione della tecnologia in modo conforme alle volontà del disponente. Un universo digitale senza regole può essere infatti dominato non solo da angeli ma anche da demoni. Per tale ragione i diritti confessionali, avvertiti come doverosi dai fedeli, costituiscono una straordinaria opportunità per un efficace buon governo del web. In tale modo si realizza anche una vera ed effettiva libertà religiosa digitale”.
All’interno della sfida posta dal web e dall’intelligenza artificiale anche le religioni stanno apportando un contributo positivo per la costruzione di uno sviluppo digitale eticamente sostenibile.
Per l’autore, infatti, “le religioni trasmettono all’agire economico e alle compagini societarie una scala di valori diversa da quella del mero profitto, contribuendo a modificare in senso sociale gli indicatori del benessere economico di una popolazione. Anche in rapporto con la datasfera, le religioni sono in grado di orientare positivamente l’agire del fedele, sia esso imprenditore che consumatore, coinvolgendo i loro precetti un novero di azioni molto più ampio rispetto a ciò che ordinariamente è qualificato come atto di culto. Un esempio concreto si rinviene nella Rome Call for AI Ethics, promossa dalla Santa Sede e sottoscritta il 28 febbraio 2020 dalla Pontificia Accademia per la vita, la Microsoft, l’Ibm, la Fao e il Ministero dell’Innovazione del Governo italiano”.