“Il viaggio, l’incontro e il canto” sono le tre dimensioni di quel “particolare pellegrinaggio” che è la Gmg. Lo scrive don Luca Ramello, responsabile pastorale giovanile della regione ecclesiastica Piemonte-Valle d’Aosta in un editoriale pubblicato nei giorni scorsi sui settimanali della Stampa diocesana novarese, nel quale parla della partecipazione dei giovani della regione alla Gmg. “I giovani del macro gruppo della Pastorale giovanile di Piemonte e Valle D’Aosta sono oltre 4500, insieme ai 60.000 italiani e ai 600.000 pellegrini da tutto il mondo” scrive il sacerdote che ricorda anche il tema affidato ai giovani da Papa Francesco “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). “Come nell’incontro tra la giovane Maria, Madre del Signore e l’anziana Elisabetta, anche dall’incontro dei giovani nella Chiesa, salirà un grande canto, un immenso ‘Magnificat’. Sarà il canto della gioia di chi riconosce la visita di Dio nella propria vita, che tutto rinnova e trasforma. Sarà il canto della grazia, sperimentata nei sacramenti, soprattutto della riconciliazione e dell’eucarestia. Sarà il canto della fede, di chi ama e spera con la forza della Croce di Cristo”. I giovani che si sono mossi con circa 90 autobus, da domani (e fino al 6 luglio) seguiranno il programma comune della Gmg. Ogni mattina i giovani parteciperanno alle catechesi tenute dai Vescovi italiani e alle celebrazioni previste dal programma della Gmg. Il rientro a casa, dopo sosta a Barcellona, è fissato per l’8 agosto.