Gmg Lisbona: diocesi di San Marino-Montefeltro, il vescovo Turazzi racconta il viaggio dei giovani pellegrini

“Siamo cittadini del pullman ’63 posti, 14 metri, ditta Boldrini'”. Comincia così il racconto del viaggio verso Lisbona compiuto dai giovani della diocesi di San Marino-Montefeltro. “Percorriamo mezza Spagna infuocata”, scrive il vescovo, mons. Andrea Turazzi, in veste di narratore. “In fretta non significa frettolosamente, distrattamente, superficialmente; significa slancio, prontezza, dedizione”, il commento al tema della Gmg: “E le occasioni non mancano: dalla pratica della puntualità alla libertà del farsi disponibili”. “Da Barcellona, in terra di Catalogna, a Saragozza terra di Aragona, poi ci addentriamo sempre di più, nella Castiglia, cuore della Spagna”, le tappe del percorso di avvicinamento: “Orizzonti e panorami diversi. Abbiamo sfiorato il Principato di Andorra, amico della Repubblica di San Marino. Sulla sinistra, intanto, appare il parco naturale della cordigliera del Monserrat con le sue guglie. Sullo sfondo una foresta di pale eoliche che fa pensare al romanzo epico di Cervantes, “Don Chisciotte della Mancia”. Sì, maciniamo molta strada, a differenza degli antichi pellegrini siamo seduti, ma non per questo meno affaticati. Oggi la preghiera del Rosario è stata per i mondi che i giovani devono affrontare: crescita, affettività, vocazione, lavoro/studio, sofferenza. Improvvisamente incrociamo un pullman avvolto dal fumo: sono pellegrini italiani, come noi, verso Lisbona. Per fortuna tutti salvi. Ci salutano… Il viaggio così lungo – oggi le ore di pullman sono state circa quindici – ci costringe a rimotivare il pellegrinaggio. E così tanto tempo gomito a gomito ci costringe a curare di più i rapporti”.

 

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