La Commissione europea adotta gli standard Ue di rendicontazione della sostenibilità (Esrs) per le società soggette alla direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (Csrd). I requisiti saranno introdotti gradualmente per le diverse aziende. Lo comunica in una nota l’Esecutivo europeo. Gli standard riguardano “questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani”. Inoltre, i requisiti forniscono “informazioni agli investitori per comprendere l’impatto sulla sostenibilità delle società in cui investono”. Gli standard riflettono anche quanto emerso dal confronto con l’International Sustainability Standards Board (Issb) e la Global Reporting Initiative (Gri) per garantire “un elevato grado di interoperabilità tra gli standard dell’Ue e quelli globali” ed evitare “inutili doppie rendicontazioni” da parte delle aziende. “Gli standard che abbiamo adottato oggi sono ambiziosi e costituiscono uno strumento importante a sostegno dell’agenda dell’Ue in materia di finanza sostenibile. Essi rappresentano il giusto equilibrio tra la limitazione dell’onere per le imprese dichiaranti e la possibilità per le imprese di dimostrare gli sforzi che stanno compiendo per seguire l’agenda del Green Deal e, di conseguenza, di avere accesso a finanziamenti sostenibili”, ha detto la commissaria Ue per i Servizi finanziari, Mairead McGuinness.